Spread

In questo periodo c’è un gran discussione su euro-bond, corona-bond, mes, troika,…. L’unico cosa certa è che il meccanismo attuale dei BTP e Bond serve ad arricchire gli stati con debito pubblico basso sottraendo liquidità dagli stati con debito pubblico alto.

Il meccanismo è semplice, lo stato con debito pubblico alto ha un rischio di insolvenza più elevato, quindi deve riconoscere un tasso di interesse alto affinché i propri titoli di stato vengano acquistati.

Lo stato che ha un debito basso piazza i propri titoli a un tassi inferiore, questo spread è margine per lo stato con un tasso di interesse più basso nel momento in cui compra i titoli di uno stato con tasso più alto.

Un esempio pratico:
Lo stato I ha un tasso vende titoli per 1 miliardo al tasso del 10% questi titoli vengono comprati dallo stato G che guadagna un interesse appunto del 10%. Non avendo la liquidità decide di emettere dei titoli per un controvalore di 1 miliardo al tasso del 1%. Lo stato G guadagna il 9% senza dover fare nulla. Può quindi decidere di ridurre le tasse ai propri cittadini e può vantare i conti ancora più in ordine.

Questo meccanismo funziona solo in un contesto di moneta unica. Se i due stati hanno monete diverse hanno anche un inflazione diversa che compensa parzialmente il tasso di interesse. Ad esempio uno stato con interesse al 10% avrà probabilmente un’inflazione alta magari al 8-9% e quindi lo stato “G” ha meno convenienza e sicuramente rischi alti a comprare i titoli dello stato “I”

Aziende senza direzione strategica

Tattica o strategia

Quanto può resistere un azienda senza l’amministratore delegato, il direttore generale o le prime linee? Capita che le persone chiave di un’azienda facciano delle scelte di vita che le allontanino dall’azienda per la quale hanno lavorato. Se questo avviene in modo repentino o senza segnali premonitori può essere che non via sia un sostituto valido e l’azienda rimane per diverso tempo senza guida strategica. Quanto può resistere un azienda in queste condizioni prima di perdere competitività? Quanto è importante la guida strategica?

In generale più l’azienda è grande e ben organizzata e meno l’assenza di persone chiave si fa sentire nell’immediato. Vi è una sorta di inerzia che porta le persone ad agire “come hanno sempre fatto”, nel bene o nel male. Un azienda con processi ben strutturati che opera in un mercato stabile e consolidato, può quindi continuare per mesi senza grosse ripercussioni. Come su una grossa nave, una volta che la rotta è impostata e l’equipaggio a ricevuto le consegne, il comandante può abbandonare per un po il ponte di comando.

Col tempo persone interne carismatiche tendono a colmare i buchi decisionali lasciati vuoti dalla direzione strategica, e qui il rischio grosso è che le scelte vengano prese con una visione più “dal basso” (sia come scarsa visone di insieme sia di pancia/istinto), ossia decisioni tattiche prive di una visione strategica. Ho visto aziende che hanno saputo sfruttare l’assenza di strategia e l’adozione costante di scelte tattiche in modo vincente. In effetti, se il mercato è in forte mutamento adottare costantemente scelte tattiche “by-opportunity” può essere un elemento vincente. In mezzo alla burrasca è più importante  restare a galla che tenere la rotta. Per le aziende che hanno fatto la scelta adottare la tattica come strategia, l’assenza di una organigramma o di direttori con una visione strategica può un plus.

Personalmente non condivido quest’approccio e ritengo che tutte le aziende, dalle micro imprese alle grandi imprese debbano sempre avere una visione strategica e persone al proprio interno in grado di formulare strategie e soprattutto calarle a terra.

Per rispondere alla domanda iniziale “Quanto può resistere un azienda senza le figure con visione strategica d’impresa?”, potenzialmente al infinito e tutto sommato meglio nessuna guida che una guida sbagliata. Sicuramente l’assenza di una strategia con il tempo si fa sentire.

Malagiustizia

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di carcerazione per Gaetano Riina, fratello di Totò, perché il GIP ha copiato il testo dal PM introducendo diversi errori semantici.
Fosse capitato a un comune mortale, avrebbe quantomeno perso l’incarico o il ruolo che ricopre.

Ecco alcune fonti:

Dare importanza a chi non ne ha

Pensavo di usare il titolo “L’importanza di dare importanza a chi non ha importanza” ma poi mi è sembrato un po troppo ripetitivo, carino, ma ripetitivo.

All’università in diverse occasioni mi hanno insegnato che spesso le persone meno influenti sono quelle che posso creare le maggiori difficoltà. Nel corso di sicurezza informatica tra i diversi approcci per violare un sistema era suggerito quello di corrompere il personale interno, il libro di testo suggeriva di corrompere il personale delle pulizie, spesso sottopagato, con libero accesso anche a locali riservati e ai pc lasciati abbandonati di notte.

Il corso di marketing invece individuava i centralinisti e portieri come persona che possono bloccare il contatto con le persone desiderate o se debitamente stimolate agevolare l’incontro con l’obiettivo della strategia commerciale.

A leggere quei passaggi sembrava di vivere in un modo di mata hari, la sensazione che fossero ispirati a James Bond piuttosto che alla realtà non me l’ha mai tolta nessuno.

Devo però ammettere che l’esperienza mi sta dando torto. In diverse occasioni mi è capitato che interi gruppi di lavoro venissero bloccati da persone che non hanno ruolo decisionale e rivestono ruoli chiave.

L’ultimo episodio in ordine cronologico è di un sistemista che lavora nell’area IT di un importante banca. Avrebbe gradito essere coinvolto nel progetto fin dalle fasi iniziali. Con questa frase ha aperto la riunione in cui non avremmo dovuto fornirgli le indicazioni su come metter online l’applicazione.  Errore enorme. No dare a lui le indicazioni senza neppure averlo consultato prima? In tutti i posti dove sono stato il sistemista prende il lavoro e lo pubblica sui server. Lui no, i sui server sono più delicati di quelli di altri e sono più carchi di quelli da altri. Ha chiesto la documentazione tecnica, schermi di progetto, librerie utilizzate, spiegazioni sulle scelte operate. Una settimana di blocco attività per evadere le sue richieste e un’ulteriore settimana di rallentamenti vari. Non dargli importanza ci è costato 2 settimane di ritardo. E nella riunione finale non ha potuto trattenere un sorriso di soddisfazione “Se mi aveste contattato dall’inizio non avremmo avreste avuto tutti questi problemi”. Mava…

Quinti mai sottovalutare le persone coinvolte anche marginalmente, chiunque può sempre mettersi di traverso

Perché un blog

Ho sempre pensato che scrivere su un blog sia una grossa perdita di tempo e ho sempre ritenuto che chi scrive su un blog lo fa perché non sa come passare il tempo.

In realtà comunicare bene è importante tanto quanto saper fare le cose bene. Si possono realizzare i migliori prodotti del mondo, ma se nessuno sa che esistono e cosa possono fare nessuno mai li comprerà.

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