Il problema
Venerdì 24 Aprile ore 14:03, tipico post pranzo da coronavirus. Io e mia moglie riprendiamo il lavoro, smart working in call, i ragazzi si apprestano a stabilire le connessioni per le lezioni. O così si danno a credere. Un urlo terrificane si leva dalla sala e di lì a poco si scatena il panico. Internet ha smesso di funzionare. Alle 14:05 ci muoviamo tutti e quattro in modo disarticolato come zombie in preda al panico attorno al modem. Perfino il piccolino, che non è mai arrivato tardi alle lezioni, tocca cavi, spinge spinotti, tira interruttori. Sono il primo a riprendermi dallo shock. O almeno così penso fintanto che alzando lo sguardo incrocio gli occhi del Grande. Ammica rassicurante con un topolino e telefonino in mano “Riprenderà a funzionare, vedrai” e si dilegua.
Cellulari, hotspot, trova password, configura pc, è una corsa contro il tempo se il Piccolo arriva tardi si aprirà l’inferno in casa ma peggio di tutti il Grande rischia di passare il pomeriggio le leggere fumetti. Ore 14:28 tutte le postazioni sono state ripristinate.
1° Tecnico
Nel tardo pomeriggio sento armeggiare lungo le scale, un tipo sinistro stà lavorando nella scatola di derivazione del 3° piano. Che sia lui la soluzione al problema? Meglio mi evito una chiamata all’assistenza. No lui no è la soluzione, è semplicemente vittima dello stesso problema. Scopro presto che tutti i condomini dal 3° piano in su isolati da internet e scopro anche che alle 14:00 circa un tecnico è uscito far un nuovo allaccio. Quindi il tecnico che ha fatto l’allaccio nuovo a scassato tutto, ne deduco. Chiamo l’assistenza.
2° Tecnico
Lunedì pomeriggio, arriva il secondo tecnico della linea, attacca una lucina rossa alla mia fibra, sparisce per tutto il pomeriggio e torna verso sera. E’ dispiaciuto, non può fare nulla, mi spiega. Il guasto è sul “multicavo” che dalla cantina porta il segnale negli appartamenti, in pratica un cavo con tante fibre ottiche a cui si attaccano le diverse utente. Il multicavo si è rotto. Il tecnico che doveva fare l’allaccio non aveva spazio e l’ha piegato. Purtroppo succede, soprattutto quando ci sono di mezzo appalti, sub appalti e sub sub appalti. Mi spiega. Sempre purtroppo il multicavo è di un’altra società ed è questa scietà che deve intervenire.
3° Tecnico
Martedì mattina alle 9:30, mentre stiamo tutti entrando nel vivo della giornata lavorativa, tutti attaccati agli hotspot, suona il campanello, è il terzo tecnico. Mi chiede se il guasto è nel mio appartamento, attacca la solita lucina e sparisce per qualche ora. Anche lui è dispiaciuto, non può fare niente per me. E’ riuscito a riallacciare diverse utenze, purtroppo il mio cavo è stato usato per allacciare un altro appartamento. Deve uscire la ditta che ha fatto il primo intervento.
1° e 3° Tecnico
Passano giorni, si chiude la settimana e trascorriamo il secondo weekend senza internet. Sempre alle 9:30, puntuali come le call del mattino si presentano i 1° e il 3° Tecnico insieme, mi informano che nel giro di 10 minuti avrò internet. Il 1° Tecnico si allontana e chiedo al 3° Tecnico qualche informazione in più. Mi conferma la diagnosi, il 1° Tecnico ha staccato il mio cavo e l’ha usato per un altro appartamento, una svista dice, poi aggiunge che i subappalti sono pagati per installazione e quindi fanno di tutto per completare l’installazione.
Alla fine internet è tornato, al di là del 1° Tecnico e dall’errore commesso (voluto o svista), mi ha stupito come positivamente come i tre fornitori siano riusciti a venirne a capo in modo ordinato e coordinato, pur sempre in più di una settimana.