Open Innovation: Le persone giuste al posto giusto

Quando rientro la sera dall’ufficio di Cernusco passo davanti a magazzino di Amazon a Segrate e non posso fare a meno di riflettere sulla crescita esponenziale che ha avuto. Da negozio di libri, alla vendita online, ai lettori per libri, al marketplace, logistica, servizi in cloud. Tutto merito di Jeff Bezos? In realtà no. La riflessione che faccio è che il successo di Amazon è stato guidato da Bezos, ma ciò che ha fatto la differenza è la capacità di esecuzione di ogni singolo dipendente. Per progettare e costruire la rete logistica di Amazon occorrono capacità fuori dal comune ma soprattutto sinergia e collaborazione a tutti i livelli. Ad esempio, la decisione di Amazon di espandersi nel cloud computing non fu solo una mossa strategica di Jeff Bezos, ma anche il risultato della cultura di innovazione e sperimentazione che permea l’intera azienda.

In alcune aziende il management delega ogni attività di implementazione della strategia ai propri riporti e così via, fino ad arrivare alle persone più operative, sovraccariche di lavoro e piene di responsabilità che non apparterrebbero al ruolo ricoperto. Questo è segno di manager con poca capacità decisionale e scarse competenze in materia. In altre aziende succede l’opposto, il management è scollato dai gruppi operativi al punto che le strategie aziendali sono note a una piccola enclave di manager. Questo è un segno di un management incapace di coinvolgere e delegare, forse anche di poca fiducia e confidenza delle proprie idee e delle capacità dei collaboratori. Se Amazon avesse avuto una cultura afferente a uno di questi due modelli non sarebbe diventata quello che è diventata. In Amazon, ogni dipendente, dal magazziniere all’ingegnere software, è una tessera cruciale nel mosaico del successo, ognuno con il proprio ruolo unico e indispensabile.

La differenza l’ha fatta proprio Bezos, perché la cultura aziendale di Amazon è quella trasmessa da Bezos ai sui riporti, ai riporti dei riporti e così via, fino a permeare in tutta l’azienda. Open Innovation è anche questo, una cultura aziendale in cui la comunicazione è trasparente, la strategia è condivisa e tutti sono focalizzati su un obiettivo comune. Questo passa necessariamente dalla persona giusta nel posto giusto, affinché ciascuno possieda le competenze necessarie per assumersi le responsabilità del proprio ruolo.

In definitiva, la storia di Amazon ci insegna che il vero motore del successo aziendale risiede nella sinergia tra una visione chiara e la capacità di ogni singolo individuo di contribuire a questa visione. Jeff Bezos ha saputo creare una cultura in cui l’innovazione e l’eccellenza non sono solo aspettative, ma realtà vissute quotidianamente. Questo ci porta a riflettere: quanto potrebbe essere diverso il panorama aziendale se ogni organizzazione adottasse un approccio simile? In un mondo in costante evoluzione, la lezione di Amazon è chiara: non è sufficiente avere le persone giuste; è fondamentale metterle nel posto giusto, fornendo loro gli strumenti e la fiducia per eccellere.

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